


Hermann Nestel ( Stoccarda 1858 – Bordighera 1905 ) Studia a Stoccarda, Monaco di Baviera e Berlino. Nel 1882 viene a Bordighera per illustrare il volume ‘Die Riviera’, e collabora assiduamente con diverse riviste tedesche.
Karl Lorenz Rettich ( Rosenhagen 1841 – Lubeck 1904) Nasce da una famiglia di castellani, in un villaggio sul mar Baltico. Nel 1859 studia pittura a Monaco di Baviera. Intraprende viaggi di studio in Svezia, Norvegia ed Italia. Membro della Cooperativa di arte tedesca, espone regolarmente all’Accademia di Belle Arti di Berlino e riceve riconoscimenti a Londra, Melbourne e Monaco
.Auguste Durst ( Neuilly sur Seine 1842 – Puteaux 1930 ) Allievo di Herbert Bonnat, sente l’influenza della scuola di Barbizon per poi sviluppare uno stile personale, spesso legato a temi campestri. Nel 1870 partecipa alla Comune di Parigi per poi fuggire a Londra. Al suo ritorno partecipa a diversi ‘Salons des artistes francais” e nel 1902 viene insignito della Legione d’onore.


Friedrich von Kleudgen (Wurzburg 1846 – Bordighera 1924) Di antica e nobile famiglia, studia all’Accademia di Dresda. Si stabilisce a Bordighera nel 1874, a Villa Banana, frequenta gli altri pittori e diventa una figura di filantropo per i pescatori ed i contadini del paese alto, lasciando un ricordo indelebile. La figlia, baronessa Frida, continua l’opera del padre, e alla sua morte diventa “la madrina dei pescatori”.
Carlo Follini (Domodossola 1848 – Pegli 1938) Studia all’Accademia Albertina di Torino e partecipa a molte manifestazioni in Italia e all’estero, Agli inizi del ‘900 viene ritenuto dalla critica “uno dei più forti e produttivi paesaggisti piemontesi”. Dal ’25 al ’27 soggiorna a Bordighera. Sue opere si trovano alla Galleria d’Arte Moderna di Torino ed in collezioni private italiane e straniere.


Pompeo Mariani (Monza 1857 -Bordighera 1927) Nasce in un ambiente familiare spiccatamente artistico: il padre si è diplomato all’accademia di Urbino, lo zio Mosè Bianchi e uno dei pittori più affermati dell’epoca.Esordisce a Torino nel 1881, ed inizia una rapida e costante fortuna artistica, che lo vede partecipare alle più importanti manifestazioni artistiche in Italia e all’estero. Nel 1909 si stabilisce a Bordighera dove frequenta i pittori Nestel, Von Kleudgen, Piana e Minozzi. Diventa “il pittore dell’aristocrazia”, che ritrae ai tavoli del casinò, nei saloni delle feste, in luminose marine. Sue opere si trovano in importanti musei e collezioni in Italia e all’estero.


Filiberto Minozzi (Verona 1877 – Milano 1936) Studia all’Accademia di Brera a Milano, dove esordisce alla Triennale del 1900. Dal 1904 al 1909 soggiorna a Bordighera, dove frequenta Von Kleudgen, Piana, Mariani e Bicknell. Negli anni successivi espone a Parigi, Milano, Roma e Oslo. Nei suoi ultimi anni viaggia in Oriente, riportando molti bozzetti che sviluppa al suo ritorno a Milano. Sue opere sono presenti in importanti gallerie e collezioni private italiane ed estere.
Lucia Crotti (Monza 1877 – Torre Pellice 1960) Ha frequentato l’Accademia di Brera, a Milano, per poi trasferirsi prima a Latte, dove frequenta gli Hanbury, ed infine a Bordighera.



Alberto Grosso (Torino 1860 – Sanremo 1928) autodidatta, abbandona l’attività di familia per dedicarsi totalmente all’arte, con notevole successo. Espone assiduamente a Parigi. Si stabilisce a Sanremo all’inizio del secolo, operando con continuità.
Mario Cavalla (Torino 1902 – Bordighera 1962) Fanciullo prodigio, oltre che olimpionico di sci, studia all’Albertina con il padre Giuseppe e con Andrea Marchisio, ottenendo numerosi premi. Nel ’24 viene a Bordighera dove conosce Balbo con cui nel ’30 intraprende un viaggio di formazione in Francia, dove ottengono ampi consensi di critica, per arrivare in Algeria, dove si separano. Nel ’38 si reca in Albania, dove esegue le decorazioni per il Palazzo Reale di Tirana. Dopo la guerra torna in Italia, a Sturla, e nel ’59 torna a Bordighera.



Giuseppe Balbo (Bordighera 1902 – 1980) Ha il primo incontro con l’arte grazie ai fratelli Pasquali, scultori, ma la sua formazione tecnica è dovuta ad Andrea Marchisio, insegnante severo ma prezioso. Dal 1931 al 1946 vive in Africa, gli ultimi cinque anni come prigioniero di guerra in Kenia. Al suo ritorno a Bordighera ha un’intensa attività anche come maestro e promotore di eventi culturali. Notizie sulla sua vita e le opere su www.giuseppebalbo.it







